La costruzione è costituita da un traliccio in cemento armato, alto 30 m, a sostegno dei dispositivi ottici, e da una struttura muraria esterna (pure in cemento armato), destinata alla protezione degli apparati ed a sostenere la cupola girevole dal diametro interno di m 4.20. In quest'ultima sono contenuti gli specchi orientabili, in quarzo fuso, del celostata (diametro cm 68) e del secondario (cm 63) aventi la funzione di mantenere il fascio di luce solare costantemente diretto verso la sottostante lente-obiettiva (un doppietto acromatico avente apertura libera di cm 45 e cm 28 di focale) situata nel tamburo della cupola sull'asse della Torre.
L'immagine primaria del disco solare presenta un diametro medio di cm 26 e viene raccolta nelle sale di osservazione che si trovano, su due livelli, alla base della costruzione, insieme ad un laboratorio fotografico e ad un laboratorio strumentale. Al di sotto delle fondamenta è scavato, per la profondità di 18 m , un pozzo rivestito in cemento destinato all'allogiamento dello spettrografo. L'ottica possiede sufficienti doti di luminosità e di dettaglio per consentire l'osservazione, sia delle strutture fotosferiche normali del Sole (granulazione e suo reticolo), sia di quelle perturbate (macchie, penombre, faculae). Tra gli apparati accessori, il più importante è naturalmente lo spettrografo il quale, grazie a due distinti reticoli riflettenti di diffrazione, interscambiabili e montati in autocollimazione, fornisce in sala di osservazione, ove è situatala testata mobile portante la fenditura spettroscopica d'ingresso, molteplici bande spettrali a dispersioni diverse (fino 7.5 mm/A) che sono indispensabili per l'esecuzione di analisi quantitative.
(Storia e Strumenti del Museo Astronomico e Copernicano di Roma)