sabato 3 settembre 2011

Etcì 14

Giove, il gigante gassoso, marcia inesorabile verso l'opposizione del 29 ottobre e siamo in molti a seguirlo, spiandolo con i nostri tubi ottici per immortalarlo, notte dopo notte, fino al sorgere del Sole, con i ccd che lavorano a tutta caldaia per produrre interminabili sequenze di frames, montagne di gigabytes che appesantiscono gli hard disk dei nostri portatili. Poi, con gli occhi che bruciano ancora per le ore già passate davanti ai display, ci affanniamo a ripassare i filmati per selezionarli, affidarli al software di elaborazione e tirare fuori il massimo del dettaglio che possiamo... il risultato a volte ci esalta e così appaga la nostra vanità di guardoni planetari, altre volte partoriamo la classica cagata ed allora lo sconforto ci attanaglia. La colpa naturalmente è del seeing, del poco diametro dell'OTA, ecc. Perché il tubo era in temperatura (?) e collimato "perfettamente" (!?); insomma tutto pareva "perfettamente" a punto, ma il risultato non è all'altezza!
E allora? Cosa fare?... Ci vorrebbe un tele più grosso! Ah, se avessi avuto un tubo con più diametro! Se il seeing fosse stato 10/10! Se avessi fatto riprese dall'Australia! Se avessi avuto un CCD con pixel da mezzo micron, capace di 1000 fps...
Poi si da uno sguardo in rete e si vedono immagini da sturbo, tanto solo quelle ci colpiscono, mentre le cagatelle come la nostra le rimuoviamo dalla mente senza un minimo di consapevolezza critica.
Le nostre (inadeguate) aspettative sono tradite dai risultati, così il tarlo intanto lavora rodendoci dentro e la presunta medicina assume il ruolo di sogno, che si concretizzerà per guarirci soltanto quando finalmente faremo nostro il "tubo dei tubi", l'Excalibur dell'alta risoluzione, l'invincibile spada che ci permetterà di fare a fette il maledetto seeing e d'incidere a iosa finissimi dettagli su ogni nostra immagine planetaria. Allora saremo anche noi come Damian!
Avremo finalmente conquistato il nostro status symbol.
Lascio all'immaginazione (e ne basta poca) di chi legge capire quale sia il tubo dei miracoli, suggerito-proclamato-sponsorizzato-agognato-bramato acriticamente da troppi per non insospettirsi, a me non va nemmeno di citarlo direttamente... tanto me l'hanno fatto andare sui coglioni!
Sarà perchè io possiedo uno dei fratelli più piccoli e faccio un po' di hires e non sono cretino, quindi un'idea me la sono fatta, perchè se quello è lo schema, i materiali sono gli stessi, uguale è il progetto, il costruttore è il medesimo, quali dovrebbero essere le supposte doti di eccellenza di esso e di esso soltanto?! ...Però le immagini sono così belle! Beh, la faccenda è avere la facoltà di appurare se siano le migliori possibili. E allora non basta più "guardare" la foto di tizio o di caio, se permettete.
Ma la questione non è poi semplicemente questa, ma piuttosto quello che subdolamente e spudoratamente si propina con metodologia da propaganda. Alla faccia di ogni etica astrofila genuina, anzi con la faccia come il...
Perchè se non c'hai "the tube" sei un pistola qualunque? Perchè se non "brami" il monster sei quasi un paria? Perchè se non apprezzi pure i suoi difetti (oppure è perfetto?) sei uno strano? Perchè se non lo elogi "a prescindere" sei uno che non ci capisce? Perchè se lo hai avuto e ne conservi un ricordo negativo il tuo esemplare, guarda caso, era per forza una ciofeca ? Perché se ne parli "addirittura" criticamente ti cacciano dal club dei maghi?
Perchè se si adombrano sospetti che le continue, martellanti lodi sperticate appaiono esagerate e magari pure interessate e lo fai presente, ti bandiscono con pretesti meschini? E come degli scolaretti offesi, invece che uomini adulti ragionevoli e ragionanti, assistono muti e finalmente rassicurati, all'intervento diretto del gran custode in atteggiamento da emulo moderno e scalcinato di Jorge da Burgos.
Non sto vagheggiando, ma deliberatamente e liberamente raccontando fatti (non pugnette) e misfatti di queste settimane, in cui ho assistito al pestaggio morale di un astrofilo esperto (da: "esperienza") e valente astroimager planetario. Messo all'angolo e poi buttato fuori, espulso dal "gruppo", oltre che dai soliti cazzeggiatori insignificanti, che non sarebbe rilevante, da altri astrofili di lunga esperienza (ma evidentemente assai fragile). Zittito, nella forma ma non nella sostanza, solo perchè portatore di una tesi alternativa, di una verità non conforme e conformista. Al confronto serrato si è preferito il silenzio imposto con autorità, ma senza autorevolezza, e il silenzio complice e compiaciuto della cricca autoreferenziale si è aggiunto a quello per causa di forza maggiore dell'escluso. Insomma: il vuoto! Un'altra occasione persa...
E meno male che lo chiamano forum.
..."C'è del marcio in Danimarca, mah!" come disse il grande.. Totò.
Intanto Giove continua la sua marcia inesorabile verso l'opposizione e se ne fotte.