venerdì 23 settembre 2011

Giove come una pallina da ping pong

Noto uno strano fenomeno circa molte immagini italiane di Giove di quest'ultimo periodo: si sta rimpicciolendo! Eppure altrove cresce, come è logico aspettarsi approssimandoci all'opposizione.
Mi spiego meglio: navigando in ALPO, come da mia quotidiana abitudine, riscontro che nel Mondo al crescere del diametro si realizzano immagini del "gigante" gassoso di dimensioni congrue, fanno eccezione gl'italiani (non tutti), che vanno in controtendenza, e qualche sfigato giapponese!
Possibile che i mirabolanti 14 pollicioni, decantati dai loro possessori come ottiche miracolose ed invincibili, partoriscano prevalentemente RGB a misura di tennis da tavolo? Dei graziosi nanetti pieni di foruncolini e punti neri?
E meno male che c'è almeno il grande Marco Guidi a tenere alta la bandiera "tricolore"!
E' possibile che per consultare un'immagine gioviana che mostri elementi ben leggibili non microscopici si debba andare su immagini realizzate con 10, 9, 8"?!
Capisco che il Giove a bassa focale ottenuto con diametri capaci di raccogliere tanta luce faccia effetto per autocompiacersi della "finezza" del dettaglio, ma la sostanza rimane confinata in una dimensione da lente d'ingrandimento. E' come se Rocco Siffredi si contentasse di una sveltina! E non si tirino in ballo a sproposito le menate dei vari criteri di... perchè a certi, guarda caso sempre gli stessi, i diametri importanti continuano tranquilli a regalare Giove che stentano a starci tutti nel monitor, anche quando il seeing non è "da favola".
Non sarà che vi trema un po' la mano ...e pure le chiappe? (pardòn)
Al limite un resize un po' maschio a posteriori aiuterebbe, o intimorisce pure quello?
Forse c'è un'affinità subliminale tra il tubone cinesone e lo sport nazionale di Pechino che solo da noi ha fatto proseliti.
Per fortuna non tutti giocano a ping pong, qualcuno ancora preferisce praticare hires planetario!