martedì 9 marzo 2010

TORRE SOLARE - Oss. di Monte Mario - Roma

La Torre Solare su Monte Mario, come tutte le costruzioni analoghe, funziona secondo lo schema di un telescopio verticale che, dovendo disporre di focali notevoli per la formazione di immagini a grandi proporzioni del disco solare, e per le necessità di uso di apparati ausiliari di ingombro cospicuo, è obbligato a mantenere una posizione fissa.

La costruzione è costituita da un traliccio in cemento armato, alto 30 m, a sostegno dei dispositivi ottici, e da una struttura muraria esterna (pure in cemento armato), destinata alla protezione degli apparati ed a sostenere la cupola girevole dal diametro interno di m 4.20. In quest'ultima sono contenuti gli specchi orientabili, in quarzo fuso, del celostata (diametro cm 68) e del secondario (cm 63) aventi la funzione di mantenere il fascio di luce solare costantemente diretto verso la sottostante lente-obiettiva (un doppietto acromatico avente apertura libera di cm 45 e cm 28 di focale) situata nel tamburo della cupola sull'asse della Torre.

L'immagine primaria del disco solare presenta un diametro medio di cm 26 e viene raccolta nelle sale di osservazione che si trovano, su due livelli, alla base della costruzione, insieme ad un laboratorio fotografico e ad un laboratorio strumentale. Al di sotto delle fondamenta è scavato, per la profondità di 18 m , un pozzo rivestito in cemento destinato all'allogiamento dello spettrografo. L'ottica possiede sufficienti doti di luminosità e di dettaglio per consentire l'osservazione, sia delle strutture fotosferiche normali del Sole (granulazione e suo reticolo), sia di quelle perturbate (macchie, penombre, faculae). Tra gli apparati accessori, il più importante è naturalmente lo spettrografo il quale, grazie a due distinti reticoli riflettenti di diffrazione, interscambiabili e montati in autocollimazione, fornisce in sala di osservazione, ove è situatala testata mobile portante la fenditura spettroscopica d'ingresso, molteplici bande spettrali a dispersioni diverse (fino 7.5 mm/A) che sono indispensabili per l'esecuzione di analisi quantitative.

(Storia e Strumenti del Museo Astronomico e Copernicano di Roma)